Lo "IODIO"

Pochi conoscono lo "IODIO"

Pochi conoscono lo iodio o sanno in quali cibi è contenuto. Idee poco chiare anche su dove è presente in natura: quasi 1 su 3 dice correttamente che si trova nel mare negli scogli però molti credono che si trovi nei laghi, in montagna e nei fiumi e sono in molti a credere si trovi nel mare con la spiaggia

 


  • Gli alimenti ricchi di iodio che possiamo mangiare d’estate sono ad esempio i mirtilli rossi.
  • Anche se lo yogurt è più noto per il suo contenuto di calcio e proteine, anche questo alimento fresco è sorprendentemente ricco di iodio. Una tazza, infatti, fornisce 90 microgrammi di iodio (il 60% del fabbisogno giornaliero)
  • I fagioli sono un alimento che, in generale è altamente nutriente ma anche ricco di iodio. Una tazza di fagioli bianchi cotti, per esempio, ci fornisce il 42% del fabbisogno quotidiano.
  • Pesce, crostacei e molluschi sono gli alimenti naturali ( e più noti) che hanno un maggiore contenuto di iodio: il pesce di mare 115 microgrammi per 100 grammi; i crostacei e molluschi 300 microgrammi ogni 100 grammi. Complessivamente, più di una persona su 4 non lo ama. I motivi? Soprattutto le spine (nel 58% dei casi), ma anche l’odore (23,1%).
  • I formaggi vaccini stagionali contengono 30 microgrammi di  iodio ogni 100 grammi di alimento.
  • Il latte contiene dai 10 ai 20 microgrammi ogni 100 grammi di iodio.
  • Le uova contengono 9 microgrammi di iodio ogni 100 grammi di alimento.
  • I cereali come pasta, pane, pizza, contengono 6 microgrammi ogni 100 grammi di alimento.
  • La carne bovina, suina e pollame, contiene 3 grammi di iodio ogni 100 grammi.
  • Frutta e verdura (ortaggi a foglia, pomodoro, frutta fresca) contengono 3 microgrammi ogni 100 grammi. Esistono anche patate e carote iodate che contengono 25-50 microgrammi per 100 grammi di prodotto.
  • La carenza di iodio può essere dovuta anche all’orazione di diete “di esclusione”. Gli stili alimentari che escludono il pesce possono essere carenti di iodio. Nel caso dei vegani, poi, il rischio aumenta notevolmente dato che la loro dieta esclude qualsiasi cibo di derivazione animale
  • Anche gli allergici, naturalmente vanno incontro agli stessi rischi, specie perché le allergie più diffuse (90%) sono verso pesce, crostacei, .
  • uova e latte (oltre a grano, arachidi e nocciole), proprio gli alimenti in cui si trova lo iodio.
  • Falsi miti da sfatare: il sale marino non contiene di per sé iodio, quello nero,quello rosa dell’Himalaya e quello delle Hawaii neanche.             Serve assumere sale iodato, cioè sale cui viene aggiunto lo iodio, che è un minerale naturale.
  • Qualche precauzione: attenzione a soia, spinaci, cavoli, ravanelli, mandorle, pinoli, nocciole e arachidi perché bloccano l’assunzione di iodio e limitano la capacità della tiroide di regolare il metabolismo.
  • Anche il tipo di cottura è importante, perché con la cottura si hanno delle “perdite” di iodio. E precisamente del 58% con la bollitura, del 23% con la griglia, del 20% con la frittura.
  • Attenzione anche ad alcuni farmaci: gli antiaritmici, a base di ferro, oltre ad alcuni antiepilettici, che interferiscono con il funzionamento della tiroide.


 

 

Fonte: Pubblicazione LILT “Prevenire Insieme”


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